Elenco blog personale

venerdì 26 febbraio 2010

Il mondo dei sogni

giovedì 25 febbraio 2010

Radici

martedì 23 febbraio 2010

Stanco? No oggi no (CIT.)

Abbastanza a pezzi, per la stanchezza. Il cervello non viaggia più in brutti lidi, mi sento abbastanza tranquillo , speriamo duri. Che l'avventura abbia inizio

sabato 20 febbraio 2010

Flaminio Maphia - Quelli che...




Alcune sono meravigliose!

Prospettiva

giovedì 18 febbraio 2010

Mentalità da videogiocatore

Verissimo :D

mercoledì 17 febbraio 2010

Ultimi acquisti Libreschi

 

Inghilterra, 1086. Il censimento ordinato da Guglielmo il Conquistatore è stato finalmente portato a termine. La summa di quel lavoro immane è un volume in cui sono elencate tutte le terre e le proprietà del regno. Ma ben presto strane voci cominciano a circolare, e nessuno sa perché due luoghi sono indicati con un'unica, enigmatica parola scritta in inchiostro cremisi: devastato. Circondata da un'aura di mistero, quell'opera monumentale passerà alla storia con un titolo inquietante: "Il libro del Giorno del Giudizio". Oggi. Tre omicidi nell'arco di poche ore. Prima il figlio di un senatore americano che svolgeva attività di volontariato in una fattoria nel Mali; poi un sacerdote, esperto di archeologia e studioso di san Malachia, ucciso da un'esplosione all'interno della basilica di San Pietro; infine un professore di biologia molecolare, trovato morto nel suo laboratorio a Princeton. Tre vittime connesse da un dettaglio raccapricciante: sui cadaveri è stata impressa a fuoco una croce celtica. E lo scenario che si presenta agli agenti della Sigma si complica ulteriormente quando le indagini del comandante Grayson Pierce rivelano il coinvolgimento di una multinazionale impegnata nella produzione di alimenti geneticamente modificati. Come mai una ricerca che potrebbe alleviare le sofferenze delle popolazioni africane sembra essere legata a un oscuro flagello che ha colpito l'Inghilterra nel XI secolo e alle visioni di un santo che ha profetizzato la fine del mondo? 

Finalmente è uscito! Lo aspettavo da diversi mesi, letta tutta la saga della Sigma, Rollins è un maestro nei libri di azione di avventura. So gia che non mi deluderà. Prossimamente una recensione




 
 "I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin." È forse proprio questo il tempo che vorrei. Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi. Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi. 


Mai letto un libro di Fabio Volo. Lo apprezzo tantissimo in radio (lo sento da sempre) ma come scrittore..non so perchè ma non mi sono mai avvicinato. Questo mi ha colpito..e ne riparleremo.. 

 
A Washington si viene a sapere che un membro del Comando Supremo Nazista è disposto a divulgare informazioni che potrebbero porre termine anzitempo alla guerra a favore degli Stati Uniti. Ma per il suo tradimento richiede il file top secret sull'Eredità Scarlatti, un documento che, se reso noto, potrebbe distruggere la reputazione degli uomini più importanti e famosi dell'occidente. Elizabeth Wyckham Scarlatti ha un piano per salvare il mondo da suo figlio, Ulster, un uomo terribilmente pericoloso che lavora con il nome di Heinrich Kroeger. Se non riuscirà a fermarlo, potrebbe fornire al Terzo Reich di Hitler il più potente strumento esistente sulla Terra.  


Altro autore di cui ho letto tutto. Amo Ludlum (pace all'anima sua) alla follia. Peccato che gente come lui non esista più e altri aggeggi come Moccia ancora facciano danni in giro.

 

Nel 1859 "L'origine delle specie" di Charles Darwin scosse il mondo dalle fondamenta. Darwin sapeva benissimo che la sua teoria dell'evoluzione avrebbe provocato un terremoto, ma non avrebbe mai potuto immaginare che, un secolo e mezzo dopo, la controversia avrebbe continuato a infuriare. L'evoluzione è considerata un "fatto" da tutti gli scienziati autorevoli, e per la verità anche dai teologi più illuminati, eppure milioni di persone continuano a negarla o per ignoranza o per obbedienza a una religione, con risultati inquietanti. Richard Dawkins si inserisce nel dibattito in corso e fornisce un'esauriente panoramica delle prove scientifiche dell'evoluzionismo, prendendo in esame le varie discipline, dalla chimica alla biologia, dall'embriologia alla paleontologia, e le moderne strumentazioni che contribuiscono a confermare sotto molteplici profili la realtà dell'evoluzione e, dopo aver sfatato la leggenda degli anelli mancanti (in realtà ne mancano sempre meno...), conduce il lettore lungo l'affascinante itinerario di studi aperto da Darwin. E lo fa scavando in una miniera di evidenze scientifiche: analizza gli esempi viventi di selezione naturale e i reperti fossili, gli orologi naturali che hanno segnato le tappe del lungo processo evolutivo e le complesse fasi di sviluppo dell'embrione, le dinamiche della tettonica a placche e i meccanismi della genetica molecolare. 

Un altro capolavoro di una persona che reputo uno dei più grandi biologi evoluzionisi mai esistiti. Il mio pensiero scientifico si è formato anche grazie a lui. E glie ne sarò eternamente grato

 

Gli autori dei Griffin

Sono dei geni


Bellissimo

ProCiv

domenica 14 febbraio 2010

Giro Vagando



Ieri sera con un amico avremo fatto 400 km in auto. Siamo andati a cena, pizzeria, buona ma niente di trascendentale. E' stata la chiacchierata, il girovagare, il macinare km su km che ha reso simpatico il passare del tempo. Adoro guidare, ormai sono 12 anni che ho la patente, e ho sempre amato guidare. Le auto sono una mia passione da quando ero piccolo e a parte la mancanza di mezzi pratici (quelli che di solito si chiamano soldi) mi ritrovo con una bella macchinina in attesa di fare il salto perchè ormai sono "grande" e fanculo al mondo, fanculo alle fidanzate che spezzano i sogni e fanculo a tutti, ho deciso di buttarli dove e come voglio.
Prossimo acquisto questa piccoletta (fine mese vado a firmare il contratto)
 
  
  

Vabbè ma non volevo parlare di questo, volevo semplicemente (se riesco stavolta senza divagare) dire che quando la compagnia è quella giusta, anche una serata normale diventa comunque qualcosa di diverso. Io e il mio amico siamo simili, molto simili, e i discorsi sono sempre quelli. Anche lui è sfiduciato su molte cose, amore e amici in primis, e la visione che abbiamo non mi sembra così fuori dal mondo. E' normale essere diversi? In che senso? Nel senso che il mucchio selvaggio, quello che c'era da ragazzi, non esiste più, e tutto quello che c'è ora sono al massimo piccoli gruppi di amici e tutto un gruppone di conoscenti. Come gli dicevo ieri sera, per le ragazze è più facile, l'uomo parla meno e due uomini insieme parlano a monosillabi spesso e volentieri ma si capiscono lo stesso, mentre le donne sono sempre quelle più sognatrici ma nel senso buono del termine. Di solito una donna ha diverse amiche, che considera tutte più o meno uguali. Un uomo quando ha 1 amico degno di tale nome, è gia fortunato secondo me. Ecco sto divagando di nuovo. Sto passando dei giorni di merda, passo da momenti di menefreghismo puro, a momenti in cui ogni frase, ogni pensiero ed ogni immagine che mi passa davanti mi fa partire un ricordo così rompi palle che vorrei segarmi via il cervello. Sfiduciato dall'amore, quello che ho provato anni fa con un'altra mia ex (cazzo tutte ste ex..ma sarò io quello sbagliato a sto punto? Mi sa che la cosa va considerata bene) e pensavo "come posso ricominciare tutto di nuovo? Impossibile" poi è successo...ed ho passato un periodo così bello ma che è finito in modo così brutto che è riuscito a cancellare anche i bei ricordi che c'erano. Allora si pensa che è tutta esperienza. Me ne strafrego dell'esperienza, l'ho gia detto in un altro post, vorrei semplicemente stare bene, in tranquillità da solo o in coppia non fa differenza, anche perchè finchè non riesco a stare bene da solo in due è praticamente impossibile. Ci riuscirò prima o poi. Il lavoro aiuta, la testa impegnata, i pensieri più o meno positivi che distraggono. Spero di farcela perchè anche se 3 mesi sono pochi, c'è anche da dire forse per quello che si è rivelata alla fine, sono ulteriori 3 mesi buttati.

Comunque sabato si replica con il mio amico. Altro posto, altri 2-300 km e fanculo a tutti.
Ah, i 400 km di ieri non sono in lontananza (tipo 200 andata e 200 ritorno, see...troppo facile). Sono 400 km girando continuamente come due pazzi squilibrati. Che se ci ripenso nemmeno ricordo le strade che ho fatto...ho guidato in automatico. E quando guido in automatico, vuol dire che sto bene. 

Una piccola cosa per far capire quanto non sono normale. Il gasolio (dannato carburante agricolo) della mia auto puzza in maniera ignobile. Lo odio. Ed è uno dei motivi (autoconvincimento volume 1 capitolo 3) che mi ha fatto scegliere la benzina. Da amante della natura lo so, è un controsenso, ma non ci posso fare niente, sono un drogato di benzene. 

"Adoro l'odore del Napalm di mattina... ha il profumo della vittoria. (Col. Kilgore)"

'Na cosa del genere 

Bellissima...




E' dire poco...

sabato 13 febbraio 2010

Giornata di video

Non ho niente da fare per un altro paio d'ore e mi diverto su youtube.





Uno dei film più belli che abbia mai visto. Il fumetto è meraviglioso, ma il film è qualcosa di epico.

"Voi avete la speranza che quando le vostre pistole saranno scariche io non sarò più in piedi..."

Brivido

"Sotto questa maschera non c'è soltanto carne, Sotto questa maschera c'è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile"

Cazzo lacrime

Basta che funzioni





Meraviglioso. Ed in fondo è vero, basta che funzioni

Senza Parole

http://biertijd.com/mediaplayer/?itemid=18639

Bellissima

Il mix secondo me è ottimo!




L'angolo della cultura



Comportamento Aerodinamico di una Formula 1

La legge fisica che governa il comportamento aerodinamico di una monoposto di Formula 1 è la legge di Bernoulli, detta anche trinomio di Bernoulli:

p + 1/2 ρ v2 + ρ g h = costante
dove:
p = pressione del fluido
ρ = densità del fluido
v = velocità del fluido
g = accelerazione di gravità
h = altezza del fluido

La legge di Bernoulli governa il comportamento aerodinamico di una monoposto di Formula 1. L'aerodinamica è composta sostanzialmente da due elementi tra loro interconnessi: uno è la deportanza ottenuta attraverso l'ala anteriore e quella posteriore, l'altro è l'effetto suolo.
Deportanza
La deportanza è l'esatto contrario della portanza. La portanza è quella forza che sfruttando il profilo alare delle ali di un'aeroplano, genere una forza diretta verso l'alto che solleva l'aeroplano da terra. La deportanza invece la si ottiene "girando sottosopra" le ali dell'aeroplano, quindi la forza generata dal profilo alare di una F1 che gerera deportanza, è diretta verso il basso. Tale profilo è disegnato in modo che la velocità dell'aria sia più elevata nella parte inferiore del profilo, il che provoca un pressione maggiore sopra l'ala che sotto. Il risultato è appunto una forza verso il basso. La deportanza è sfruttata sia all'anteriore, dove la forza generata dall'ala anteriore è applicata per ottenere aderenza all'avantreno della monoposto, sia al posteriore, per ottenere aderenza al retrotreno al fine di scaricare meglio la potenza.
p + 1/2 ρ v2 + ρ g h = costante
Applicando la legge di Bernoulli sopra e sotto il profilo alare, la densità del fluido ρ, l'accelerazione di gravità g sono costanti, mentre l'altezza del fluido h non ha variazioni tali da generare grandi differenze di energia potenziale, quindi solo la pressione p e la velocità v influenzano sulla deportanza. Il profilo alare viene quindi progettato al fine di generare differenze di velocità che generano differenze di pressioni tali da ottenere la forza detta deportanza.
L'ala anteriore contribuisce al 25% del carico aerodinamico totale tuttavia essendo davanti la sua aerodinamica è la prima ad essere alterata,basti pensare che la turbolenza generata da una monoposto che si trova davanti l'ala anteriore ne fa perdere il 30% del suo carico aerodinamico. L'aerodinamica dell'ala anteriore è studiata accuratamente perchè il flusso d'aria che lascia l'ala è lo stesso che attraverserà il fondo piatto e il diffusore,per i quali il rendimento è migliore se il flusso che li investe non è turbolento.
L'ala posteriore contribuisce a un terzo del carico aerodinamico totale della monoposto ed è dotata di un numero variabile di profili alari a seconda del tipo di pista,veloce o lenta,su cui deve correre.I profili alari sono incernierati alle paratie laterali in modo da regolare l'incidenza e quindi il carico che essi generano,inoltre le paratie laterali,oltre a funzionare da supporto dei profili servono a ridurre l'intensità dei vortici di estremità che condizionano l'efficienza dell'ala stessa.
L'effetto suolo
Per capire l'effetto suolo di una monoposto occorre partire dall'ala anteriore. L'ala anteriore ha una doppia funzione: quella di generare deportanza all'avantreno e quella di convogliare più aria possibile sotto la vettura, tra il fondo e l'asfalto. Quindi una monoposto è investita da un flusso d'aria, parte del quale scorre sopra la monoposto, l'altra parte scorre sotto. In definitiva tutta la vettura si comporta come un grande profilo alare. L'aria che scorre sotto la vettura è costretta a passare in uno spazio ristrettissimo, di pochi centimetri (altezza da terra della vettura), quindi man mano che la sezione si restringe, per l'effetto Venturi, velocità dell'aria aumenta, facendo diminuire la pressione stessa al di sotto della vettura. Al contrario, sopra la monoposto, l'aria non è costretta a passare attraverso una sezione ristretta, quindi la velocità più bassa in relazione a quella sotto la vettura, e la pressione è più grande. Questa differenza di pressione genera altra deportanza aerodinamica, quindi altra aderenza. Quindi per aumentare l'effetto suolo non devo far altro che aumentare la velocità del flusso che scorre sotto la vettura. Per ottenere questo aumento di velocità, come ho già detto, occorre convogliare la maggior quantità possibile l'aria sotto la vettura, ma non è l'unico sistema per velocizzare il flusso. Infatti se un sistema è immettere aria in entrata, un'altro sistema è risucchiarla in uscita. Un metodo per risucchiare l'aria in uscita (velocizzando il flusso sotto la vettura) è quello di applicare un diffusore al retrotreno che accompagna il flusso in uscita da sotto la monoposto. L'aumento della sezione, di fatto fa diminuire la velocità del fluido facendogli recuperare la pressione ambientale. Questo però non è del tutto vero poichè la depressione turbolenta generata dall'ala posteriore diminuisce la pressione nella zona del diffusore. Di fatto la pressione in uscita dal diffusore è inferiore a quella in entrata, generando un'ulteriore accelerazionde del flusso aerodinamico sotto la monoposto. Un'altro fattore importante che riguarda l'effetto suolo, è il controllo dei flussi laterali della monoposto, per intendersi quelli che scorrono attorno alle pance. In prossimità delle prese d'aria di raffreddamento nelle pance, subito prima, ci sono delle appendici aerodinamiche chiamare deflettori o deviatori di flusso. Queste paratie hanno lo scopo di convogliare l'aria all'esterno, attorno alle pance laterali, e di immetter l'aria sotto la vettura in prossimià delle stesse pance laterali. Questo flusso non fa altro che aumentare il flusso d'aria al di sotto della vettura, incrementando ulteriormente l'effetto suolo.
Mentre la deportanza ottenuta tramite i profili alari li paghiamo in termini di resistenza aerodinamica, poichè si aggiungono i profili alari che altrimenti non ci sarebbero proprio, peggiorando drasticamente il CX della monoposto, l'effetto suolo non lo si paga in termini di resistenza aerodinamica, o meglio, non modifico il CX originario della vettura, poichè i cambiamenti sono minimi. Va detto però che l'effetto suolo e la deportanza alare sono due sistemi che collaborano simultaneamente.


Occorre precisare inoltre che le monoposto di Formula 1 sono sempre state vetture a ruote scoperte per regolamento e con l'abitacolo aperto. Le ruote scoperte incidono molto sul CX, che a causa delle loro grandi dimensioni sono responsabili di un terzo della resistenza aerodinamica totale della monoposto. Una carenatura permettebbe di controllare meglio l'aerodinamica, ma essendo vietata da regolamento, per ovviare a questo inconveniente, gli estremi dell'ala anteriore sono sagomati in maniera tale da deviare l'aria sopra e attorno alla ruota creano così una sorta di carena aerodinamica. Questo sistema è adottato anche per le ruote posteriori, con le appendici aerodinamiche poste subito prima la ruota stessa. Per quanto riguarda l'abitacolo aperto, i progettisto hanno saputo fare ben poco. Il casco sagomato permette all'aria di fluire maggiore nell'airscoop, una presa d'aria sopra la testa del pilota (sistema di sovralimentazione).
Per quanto riguarda la progettazione della parte anteriore della monoposto, tutta la monoposto è disegnata per fare in modo che il flusso che colpisce l'ala posteriore sia il più "pulito" e diretto possibile.
Infine un ruolo cruciale per l'aerodinamica di un Formula 1 è il posizionamento degli scarichi. Le soluzioni solo sostanzsialmente tre: sotto la vettura, sopra la vettura e nel retrotreno.
Posizionando gli scarichi sotto la vettura, a seconda del funzionamento del motore, quindi di come vengono soffiato i gas di scarico, vi sarabbe un incremento dell'aria nel fondo vettura, con relativo aumento dell'effetto suolo. Questo sistema genera discontinuità di deportanza dovuta all'effetto suolo.
Posizionando gli scarichi nel retrotreno, tra il diffusore e l'ala posteriore, si andrebbe ad aumentare la pressione dell'aria in quella zona, compromettendo la depressione utile a risucchiare aria tramite il diffusore.






Posizionandolo sopra la vettura, sopra il motore, poco prima delle ruote posteriori, si può aumentare il flusso d'aria che investe l'ala posteriore e le relative appendici alari. Studiando questo flusso d'aria in particolare si cerca di impedire che i gas di scarico investano i bracci delle sospensioni posteriori per evitare forti sollecitazioni termiche


Interessante no?

Decisamente bastarda questa

GENIO

venerdì 12 febbraio 2010

Adoro quando si fa di tutto per l'ecologia

Come sentirsi a posto con la coscienza e metterlo in culo al mondo volume 2:

 

Porsche is taking a hybrid version of its 911 supercar to the 2010 Geneva motor show. It’s no ordinary 911, either – it’s the GT3 R racing car, perhaps the last place you’d expect to find a green-pleasing powertrain.

Not that this one’s particularly green, of course. A 473bhp 4-litre flat-six engine powers the rear wheels, while two electric motors (each developing around 80bhp) power the front axle, effectively making this a four-wheel-drive GT3.

Those motors are powered by an electric flywheel generator, which is charged up by regenerative braking each time the driver slows. And rather than cutting in automatically during the drive (or indeed race) cycle, the electric power is made available KERS-style, as the racing driver requires it for a six to eight second boost.

The 911’s hybrid system is also intended to increase fuel efficiency. Ideal, really, as the car’s first big race with be May’s Nurburgring 24-hour race. And for Porsche, it really is about the taking part rather than the winning: racing the hybrid GT3 R will be ‘a ‘racing laboratory’ that will provide invaluable knowledge and insight on the subsequent use of hybrid technology in road-going Porsche sports car’.

A road-going hybrid version of the next 911, then? Certainly sounds like it…


Fare i 7 in corsa contro i 5 è anche da capire. Poi però ci ritroviamo con quell'aborto della prius come unico mezzo "NON INQUINANTE" dopo oltre 10 anni di ricerche. Mah
Meglio il petrolio duro e puro, anzi, consumiamo il più possibile, ora, almeno finirà prima e poi vedremo se tireranno fuori il coniglio dal cilindro

Prove video con iPhone

E un pò di neve


DURISSIMA

Adoro i fottuti americani

Non so se essere dispiaciuto...


G8: festa megagalattica per Bertolaso

Domani interrogatori di garanzia


(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Bertolaso 'usufruisce non solo di massaggi, ma di vere e proprie prestazioni sessuali'. Lo scrive il gip di Firenze nella sua ordinanza.

L'imprenditore romano Diego Anemone - si legge -, finito in manette per essere ritenuto il presunto corruttore del sottosegretario Guido Bertolaso e altri pubblici ufficiali per favoritismi negli appalti di alcune grandi opere, si era dato da fare per ''organizzare una 'cosa megagalattica' in favore del Bertolaso'' a base di sesso.


Amareggiato, deluso..o forse nessuno di questo.

Non che Bertolaso fosse un mio pensiero fisso, anzi, come non mi interessa in generale di politica non più dei discorsi che poi lasciano il tempo che trovano, visto che se sono così sfiduciato a 30 anni la colpa è soltanto loro...

Ma cazzo. Scopare è il pensiero fisso. Ok ci sta, è anche il mio, lo capisco, però boh...è il mio perchè non coinvolge nessuno se non me e l'altra persona. Non una nazione. Non gente che potrebbe passare dall'avere un lavoro meritato ad impiccarsi per non essere entrati nelle grazie di qualcuno.
Che mondo di merda

Io lo dico da sempre

 

Che gli uomini sono più semplici

giovedì 11 febbraio 2010

Avrà sbagliato dosi

Come racchiudere un film



In una vignetta
Per la cronaca, grandissimo film e grandissimo fumetto

Essere onesti

mercoledì 10 febbraio 2010

Signore




Signore,
   dammi la pazienza...
Perchè se mi dai la forza...
   combino un casino.

Che due

 
 Periodo del cazzo. Ricordi che affiorano di continuo e li odio. I ricordi, quando non richiesti, non servono decisamente a niente, anzi sono soltanto dolorosi. Ci avete fatto caso quanto sia assurdo il funzionamento del nostro cervello? Quando perdiamo qualcosa, il ricordo sia positivo che negativo in riferimento a quella situazione, fa male. Fa male perchè non c'è più e fa male perchè gia faceva male per i cazzi suoi. E non è giusto. E soprattutto quando perdi qualcosa, non riesci subito ad avere una visione distaccata. Ok, non sarebbe normale e non sarebbe "fisiologico" visto quanto ci tenevi, ma rimane il fatto che roppercazzo. 
Arriveranno giorni migliori

domenica 7 febbraio 2010

Adesso è facile - Mina e Manuel Agnelli




Non so voi, a me sembra meravigliosa sta canzone

mercoledì 3 febbraio 2010

E' proprio vero




Il lavoro fa pensare a tutt'altro




Meno male va. Sono a pezzi, ma almeno sono "abbastanza" tranquillo